Le stufe ad accumulo di calore sono una soluzione innovativa e ottimale per il riscaldamento dell’abitazione. In Italia risultano ancora poco conosciute, con l’eccezione di due regioni che presentano climi particolarmente rigidi durante l’inverno: il Trentino e il Veneto.

Si tratta di complementi di arredo solitamente di ampie dimensioni e in quanto tali piuttosto ingombranti, anche se non mancano i produttori che le realizzano in versioni più compatte e dal design raffinato, moderno, perfetto per qualsiasi struttura abitativa. 

In questo articolo scopriamo qualcosa di più su cosa sono, come funzionano e quali benefici riescono ad assicurare.

Stufe ad accumulo di calore: cosa sono

Le stufe ad accumulo di calore si caratterizzano per essere costruite in muratura, attraverso l’impiego di un materiale detto refrattario. Si tratta di dispositivi che riescono ad accumulare al loro interno il calore, in occasione della fase di bruciatura della legna o del pellet, nei modelli di ultima generazione.

In questo modo il rilascio dell’energia prodotta dal combustibile avviene con gradualità e per un arco di tempo più lungo. Maggiore risulta il calore che l’apparecchio ha immagazzinato, maggiore appare il tempo di autonomia che interessa la stufa.

Per via di tali peculiarità le stufe ad accumulo di calore sono anche note come stufe a lunga autonomia, a risparmio energetico nonché a lento rilascio di calore.

Il funzionamento delle stufe ad accumulo di calore

Il funzionamento di una stufa ad accumulo di calore avviene senza che sia necessario l’impiego di ventole né di sistemi elettronici. Ciò comporta l’assenza dello spostamento di polvere, acari e altre sostanze. L’aria interna risulta più salubre, pulita e genuina di quella che si ottiene con altri modelli.

Non solo. Tale meccanismo implica minori costi legati alla manutenzione, dal momento che non c’è alcuna componente che sia di per sé soggetta a rottura. 

Inoltre, l’apparecchio risulta attivo anche in caso di blackout e gode di maggiore autonomia: non c’è bisogno di caricarlo di continuo. La durata nel tempo appare superiore e interessa un arco complessivo calcolabile in decenni, non in anni.

Le ragioni per cui le stufe a legna hanno un ingombro alquanto considerevole sono da ricercare nella grande quantità di combustibile che si trovano a ospitare. 

I materiali impiegati per la realizzazione sono soprattutto argilla, pietra ollare e ceramica, in quanto in grado di gestire temperature piuttosto elevate. Sono inoltre particolarmente belli alla vista, motivo per cui l’estetica delle stufe ad accumulo di calore risulta pregiata e raffinata.

Per l’espulsione dei fumi all’esterno viene predisposta una serpentina lunga e che compie un viaggio tortuoso. La combustione avviene in due fasi: si parla infatti di combustione primaria e secondaria.

Pro e contro delle stufe ad accumulo di calore

Quali sono i benefici delle stufe ad accumulo di calore? Vediamo insieme quelli più importanti:

  • Rendimento termico ai massimi livelli. Soltanto il 15% dei fumi risulta disperso. Il calore immesso nell’ambiente è pari a circa l’85% rispetto all’energia prodotta attraverso il combustibile.
  • Le stufe ad accumulo di calore vengono realizzate all’insegna del risparmio energetico. Sono un dispositivo ecologico, poco inquinante e che produce un numero ridotto di emissioni.
  • Dal momento che la trasmissione del calore avviene per irraggiamento, il meccanismo rimane acceso anche quando l’apparecchio è spento, garantendo un elevato standard di benessere.
  • Spese di manutenzione e di gestione ridotte al minimo.
  • L’estetica è preziosa e persino lussuosa, complice l’impiego di materiali pregiati e d’eccezione.

Per quanto riguarda i fattori a sfavore delle stufe ad accumulo di calore, segnaliamo l’ingombro considerevole, la necessità di dotarsi di una canna fumaria importante, un’installazione non semplice e il costo iniziale maggiore, assorbito però nel lungo periodo.

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