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Nel 2025, l’acquisto e l’installazione di stufe e camini possono beneficiare di diverse detrazioni e agevolazioni fiscali. Queste misure sono pensate per incentivare l’uso di tecnologie energetiche efficienti e contribuire alla sostenibilità ambientale.

In questo articolo, faremo un’analisi dettagliata delle detrazioni e dei bonus disponibili quest’anno, aiutandoti a comprendere come sfruttare al meglio queste opportunità. Le informazioni qui riportate si basano sulle normative in vigore secondo quanto emerge dai testi ufficiali disponibili a inizio 2025.

Tali normative potrebbero subire modifiche successive, pertanto si raccomanda sempre di verificare con fonti istituzionali (Agenzia delle Entrate, GSE, ENEA, Gazzetta Ufficiale) e/o con un professionista abilitato prima di procedere con lavori o acquisti.

Detrazioni e bonus per stufe e camini: tutte le agevolazioni

1. Bonus Ristrutturazione 50% (ex Art. 16-bis TUIR)

Che cos’è e come funziona

Il Bonus Ristrutturazioni al 50% rappresenta una delle principali agevolazioni fiscali dedicate a chi effettua lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o interventi finalizzati al miglioramento energetico di immobili residenziali. È riconfermato fino al 31 dicembre 2025 con una detrazione IRPEF del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Detrazioni e agevolazioni per stufe e camini

Rientrano nel Bonus Ristrutturazioni gli interventi di sostituzione o nuova installazione di stufe e camini, purché siano rispettati i requisiti minimi in termini di emissioni e sicurezza e l’intervento sia considerato parte di una ristrutturazione o manutenzione straordinaria.
È fondamentale conservare fatture e ricevute dei bonifici “parlanti”, che riportino la causale specifica, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o il codice fiscale del fornitore.

2. Ecobonus 65% per l’Efficientamento Energetico

Che cos’è e come funziona

L’Ecobonus è una detrazione IRPEF (o IRES per soggetti titolari di reddito d’impresa) che premia gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Fino al 31 dicembre 2025, si può accedere a una detrazione che varia dal 50% al 65% (in alcuni casi anche percentuali superiori, ma principalmente per interventi condominiali più complessi).

Detrazioni e agevolazioni per stufe e camini

Per usufruire del 65% (o 50% in taluni casi) è necessario che la stufa, il termocamino o il caminetto soddisfino i requisiti di efficienza energetica stabiliti dalla normativa e che l’intervento sia finalizzato alla riduzione dei consumi (ad esempio, sostituzione di un impianto di riscaldamento esistente con uno a biomassa più efficiente).
Gli apparecchi devono possedere specifiche certificazioni (come le classi di qualità aria-pulita, se richieste a livello regionale) e l’installazione deve essere documentata da un tecnico abilitato. È inoltre obbligatorio trasmettere la comunicazione all’ENEA entro i termini stabiliti (generalmente 90 giorni dalla fine dei lavori).

3. Superbonus 70% (nuova aliquota 2025)

Evoluzione dal Superbonus 110%

Il cosiddetto “Superbonus 110%” – introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020 e modificato più volte negli anni – ha subito una serie di riduzioni di aliquota e di limiti all’accesso. Secondo le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2025, l’aliquota scende al 70% per i lavori avviati a partire dal 1º gennaio 2025. La misura resta tuttavia circoscritta a interventi di riqualificazione energetica o adeguamento sismico su abitazioni unifamiliari e condomini che soddisfino i requisiti tecnici previsti.

Detrazioni e agevolazioni per stufe e camini

Per includere stufe o camini a biomassa nell’ambito del Superbonus 70%, il loro acquisto o sostituzione deve rientrare in un intervento trainato di efficientamento energetico: ciò significa che l’abitazione deve migliorare di almeno due classi energetiche (o raggiungere la classe più alta possibile). In pratica, la semplice installazione di una stufa o di un camino non dà diritto automaticamente al Superbonus se non è collegata a un intervento “trainante” (come il cappotto termico o la sostituzione del generatore di calore principale con uno più performante).

4. Conto Termico (gestito dal GSE)

Che cos’è

Il Conto Termico, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), non è una detrazione fiscale ma un incentivo erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario. È finalizzato a promuovere la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica su edifici esistenti.

Detrazioni e agevolazioni per stufe e camini

• Sono incentivabili stufe e camini a biomassa (legna o pellet) che rispettano specifici requisiti di rendimento termico ed emissioni.
• L’ammontare dell’incentivo varia in base a potenza, efficienza e zona climatica.
• Il rimborso può arrivare fino al 65% della spesa, con il pagamento che in alcuni casi avviene in un’unica soluzione (se l’importo totale dell’incentivo è fino a 5.000 euro).

Per accedere al Conto Termico, è necessario presentare domanda online sul PortalTermico del GSE entro 60 giorni dal termine dei lavori, allegando i documenti tecnici e le fatture.

5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici: Attenzione alle Novità

Che cos’è

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici consente di detrarre il 50% (entro un massimale di spesa stabilito annualmente) sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Sebbene stufe e camini non siano in genere considerati “mobili” o “elettrodomestici” in senso stretto, alcune interpretazioni – soprattutto per i termocamini di design dotati di funzioni elettroniche avanzate – hanno talvolta aperto a questa possibilità. Tuttavia, la normativa 2025 sembra escludere la maggior parte dei generatori di calore a biomassa da questa categoria. È quindi importante verificare caso per caso con l’Agenzia delle Entrate o con un consulente fiscale.

6. Incentivi Regionali e Fondi Locali

Verificare a livello locale eventuali detrazioni e agevolazioni per stufe e camini

Oltre agli incentivi di carattere nazionale, molte Regioni, Province autonome e persino alcuni Comuni possono erogare contributi aggiuntivi o prevedere ulteriori agevolazioni. Nel 2025, ad esempio, varie Regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) proseguono con bandi specifici per la rottamazione di vecchi generatori di calore a biomassa e l’acquisto di stufe e camini a basse emissioni.
Si consiglia di consultare i siti istituzionali regionali o comunali e di contattare gli uffici preposti per verificare l’esistenza di bandi aperti, i requisiti di accesso e le scadenze.

7. Come Scegliere l’Incentivo Più Adatto

  1. Verifica la tipologia di lavoro

    • Sostituzione o nuova installazione nell’ambito di manutenzione straordinaria: controlla se si può beneficiare del Bonus Ristrutturazioni 50%.
    • Intervento di miglioramento energetico: verifica i requisiti per l’Ecobonus o per il Superbonus 70%.
    • Produzione di calore da fonti rinnovabili: valuta il Conto Termico se l’obiettivo principale è la sostituzione di un vecchio impianto.
  2. Controlla i requisiti tecnici

    • Classe energetica dell’apparecchio: più è alta, maggiori sono le chance di ottenere incentivi.
    • Emissioni e certificazioni: molti bandi regionali e nazionali richiedono stufe e caminetti con basse emissioni di polveri e rendimenti elevati.
  3. Conserva tutta la documentazione

    • Fatture, bonifici “parlanti”, relazioni tecniche di conformità, eventuali APE (Attestati di Prestazione Energetica), ecc.
    • Trasmetti eventuali comunicazioni ad Agenzia delle Entrate ed ENEA (per l’Ecobonus) o GSE (per il Conto Termico) entro i termini previsti.
  4. Valuta la consulenza di un professionista

    • Un termotecnico o un commercialista/CAF specializzato può indicare la strada migliore per massimizzare i benefici fiscali.

8. Misure Non Più in Vigore

  • Bonus Facciate: definitivamente cessato a fine 2022 e non più prorogato.
  • Superbonus 110% a “tappeto”: dal 2024 ha subito una forte rimodulazione; nel 2025 è fissato al 70% per i nuovi progetti, con requisiti più stringenti.
  • Altre agevolazioni minori spesso presenti in passati Decreti “Rilancio” o “Sostegni” non sono state rinnovate nella Legge di Bilancio 2025.

Conclusioni

Nel 2025, chi desidera acquistare, sostituire o installare stufe e camini può ancora contare su diversi incentivi e agevolazioni fiscali, purché si rispettino le normative vigenti e i requisiti tecnici richiesti. Tra le principali misure disponibili, spiccano il Bonus Ristrutturazioni 50%, l’Ecobonus (fino al 65%), il nuovo Superbonus 70% (solo in presenza di interventi trainanti) e il Conto Termico del GSE. È essenziale valutare con attenzione la propria situazione, documentarsi con fonti ufficiali e, se necessario, farsi assistere da professionisti abilitati per selezionare la soluzione più vantaggiosa e in linea con le norme.

Fonti

(Si raccomanda di consultare periodicamente questi siti per verificare possibili modifiche normative o interpretazioni aggiornate.)


Se hai ulteriori domande o necessiti di assistenza nella richiesta delle agevolazioni, il nostro team di esperti è a tua disposizione per offrirti il supporto necessario. Approfitta di queste opportunità per rendere la tua casa più efficiente ed ecologica!

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